Autore: Laurell.K.Hamilton
Titolo: Blood Noir
Casa Editrice: Editrice Nord
Genere: Supernatural / Urban Fantasy/ Thriller
Per
la seconda volta in un mese, Anita Blake è costretta ad affrontare la
sua paura più grande: prendere l'aereo.
Ha infatti accettato di
accompagnare Jason a trovare il padre, ricoverato in ospedale ad
Asheville, nel North Carolina, nonché di "fare la parte" della sua
fidanzata: presentando ai genitori la promessa sposa, Jason spera
infatti di riconciliarsi con loro, che hanno sempre criticato il suo
stile di vita troppo libero.
Per la Sterminatrice è quasi una gita di
piacere, se non fosse che, non appena arrivato, Jason viene scambiato
per suo cugino Keith, e lui e Anita vengono letteralmente presi
d'assalto dalla stampa, convinta di aver sorpreso uno dei politici più
conservatori della città con un'amante.
Per sfuggire ai paparazzi, i due
si rifugiano in albergo, dove però li attende una minaccia ben più
grave. Perché in quella stanza, lontana dalla potente influenza di
Jean-Claude, Anita è più vulnerabile che mai, e c'è qualcuno deciso ad
approfittarne per toglierla di mezzo una volta per tutte...
Sedicesimo libro della serie ......
Sinceramente? Non mi ha appassionato, anzi l'ho trovato noioso e per nulla entusiasmante; l'unica parte in cui c'è un pò d'azione è verso la fine, quando Jason ed Anita vengono rapiti, ma la situazione viene sistemata velocemente in nemmeno due pagine.
Insomma al libro manca grinta, energia e quel qualcosa ... la scintilla, ecco non ho trovato la scintilla che tiene il lettore attaccato al libro con il fiato sospeso.
Invece una cosa che ho apprezzato molto è stato l'ampio spazio lasciato a Jason, che ha avuto una crescita psicologica, una maturazione alquanto sorprendente, inoltre sapere quello che ha dovuto affrontare nell'infanzia me l'ha fatto piacere ancora di più.
Tre parole in croce per Anita: in questo libro non mi ha detto assolutamente nulla, non l'ho percepita come protagonista, diciamo che i riflettori erano puntati soprattutto su Jason, però anche ad Asheville, la nostra cacciatrice ha dato scandalo, allungando ancor di più la lista dei suoi amanti e creando un legame profondo con l'amico Jason.
Nel racconto si ha anche una breve comparsa di Richard, che scusatemi sarebbe meglio eliminare, insomma se fossi nei panni di Anita, per quanto si possa amare una persona, lo ucciderei con le mie mani; veramente, se Jason si è evoluto come personaggio, Richard sta regredendo a livello infantile, perchè è così che si comporta, come un bambino capriccioso.
A parte queste tre cose, il libro, ripeto, non mi è piaciuto, non mi ha dato soddisfazione.
E voi che ne dite?
Voto: 5
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