giovedì 11 aprile 2013

Quando l'amore colpisce, ti inchioda e non ti molla più

Autore: Jamie McGuire
Titolo: Uno splendido disastro
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Romanzo


 


 Camicetta immacolata e coda di cavallo. Abby Abernathy sembra la classica ragazza timida e studiosa. Ma in realtà è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University per il primo anno di università, ha tutta l’intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una compagna diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. Dietro di sé ha una scia di adoratrici disposte a tutto per un suo bacio.
C’è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli profondi di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Ma lei no, non ci cadrà come tutte, lei sa quello che deve fare, quel ragazzo porta solo guai. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover condividere lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un’inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all’anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto…






Devo dire che ho comprato questo libro per caso, mi ha colpito la copertina e la trama mi ha intrigato ancor di più e devo dire che ho letteralmente divorato questo libro, in meno di due ore l'avevo già finito.
Grande capacità di catturare e far inserire il lettore fin dalle prime pagine all'interno della storia; non diventa mai pesante ma ci sono molti colpi di scena che rende attento chi legge.
Si nota ampiamente la psicologia dei personaggi, ma soprattutto la capacità di nascondere la vera natura sia di Travis che di Abby sino alla fine, quando tutte le carte verranno allo scoperto.
Ottimo libro, davvero non pensavo che mi catturasse così tanto, essendo poco appassionata al genere.
Un problemino è Abby a volte è troppo piagnucolosa, ma forse è comprensibile non sapendo come gestire la situazione così nuova e improvvisa.
 Consiglio la lettura a tutti coloro che si vogliono perdere tra le pagine, allontanarsi da questa realtà per sprofondare in un'altra nuova e intrigante (perchè tutte noi sogniamo un Travis da qualche parte)
Voi l'avete letto?

Anita e Jason vs Mammina cara


Autore: Laurell.K.Hamilton
Titolo: Blood Noir
Casa Editrice: Editrice Nord
Genere:
Supernatural / Urban Fantasy/ Thriller




 

Per la seconda volta in un mese, Anita Blake è costretta ad affrontare la sua paura più grande: prendere l'aereo. 
Ha infatti accettato di accompagnare Jason a trovare il padre, ricoverato in ospedale ad Asheville, nel North Carolina, nonché di "fare la parte" della sua fidanzata: presentando ai genitori la promessa sposa, Jason spera infatti di riconciliarsi con loro, che hanno sempre criticato il suo stile di vita troppo libero. 
Per la Sterminatrice è quasi una gita di piacere, se non fosse che, non appena arrivato, Jason viene scambiato per suo cugino Keith, e lui e Anita vengono letteralmente presi d'assalto dalla stampa, convinta di aver sorpreso uno dei politici più conservatori della città con un'amante. 
Per sfuggire ai paparazzi, i due si rifugiano in albergo, dove però li attende una minaccia ben più grave. Perché in quella stanza, lontana dalla potente influenza di Jean-Claude, Anita è più vulnerabile che mai, e c'è qualcuno deciso ad approfittarne per toglierla di mezzo una volta per tutte... 


Sedicesimo libro della serie ......
Sinceramente? Non mi ha appassionato, anzi l'ho trovato noioso e per nulla entusiasmante; l'unica parte in cui c'è un pò d'azione è verso la fine, quando Jason ed Anita vengono rapiti, ma la situazione viene sistemata velocemente in nemmeno due pagine.
Insomma al libro manca grinta, energia e  quel qualcosa ... la scintilla, ecco non ho trovato la scintilla che tiene il lettore attaccato al libro con il fiato sospeso.
Invece una cosa che ho apprezzato molto è stato l'ampio spazio lasciato a Jason, che ha avuto una crescita psicologica, una maturazione alquanto sorprendente, inoltre sapere quello che ha dovuto affrontare nell'infanzia me l'ha fatto piacere ancora di più.
Tre parole in croce per Anita: in questo libro non mi ha detto assolutamente nulla, non l'ho percepita come protagonista, diciamo che i riflettori erano puntati soprattutto su Jason, però anche ad Asheville, la nostra cacciatrice ha dato scandalo, allungando ancor di più la lista dei suoi amanti e creando un legame profondo con l'amico Jason.
Nel racconto si ha anche una breve comparsa di Richard, che scusatemi sarebbe meglio eliminare, insomma se fossi nei panni di Anita, per quanto si possa amare una persona, lo ucciderei con le mie mani; veramente, se Jason si è evoluto come personaggio, Richard sta regredendo a livello infantile, perchè è così che si comporta, come un bambino capriccioso.
A parte queste tre cose, il libro, ripeto, non mi è piaciuto, non mi ha dato soddisfazione.
E voi che ne dite?


Voto: 5 

domenica 10 marzo 2013

L'Arlecchino getta la maschera e non è a colori







Autore: Laurell.K.Hamilton
Titolo: Harlequin
Casa Editrice: Editrice Nord
Genere:
Supernatural / Urban Fantasy/ Thriller




 

Proprio quando sperava di rilassarsi e di trascorrere una serata romantica in compagnia di Nathaniel, Anita Blake scopre che qualcuno si è introdotto in casa sua per lasciare un pacco: all’interno, c’è una maschera bianca. 
Preoccupata, Anita avverte subito Jean Claude, e la sua reazione è sconvolgente: per la prima volta dopo secoli, il vampiro Master ha paura. 
Perché quell’oggetto è il simbolo dell’Arlecchino, la setta di vampiri che ha ricevuto dalla Madre delle Tenebre il compito di punire chiunque infranga le leggi delle creature della notte. Di solito con la tortura o con la morte. 
Ma che cosa può aver fatto Anita per attirare la loro attenzione? Per fortuna, il colore bianco significa che, almeno per il momento, stanno solo raccogliendo informazioni su di lei, perciò non possono farle del male, non prima di averle mandato anche una maschera rossa, come prevede il protocollo. Purtroppo, però, i membri dell’Arlecchino che hanno preso di mira la Sterminatrice non hanno nessuna intenzione di seguire le regole, anzi, stanno già usando i loro poteri occulti per manipolare le menti di Jean-Claude e di Richard, che per poco non si uccidono a vicenda. 
Solo Anita può spezzare l’incantesimo che li tiene prigionieri, ma dovrà muoversi in fretta, prima che l’Arlecchino riesca a prendere il sopravvento anche su di lei…


Quindicesimo volume, la storia si apre con la "romantica" serata tra Anita e Nathaniel che purtroppo oltre ad essere rovinata dalla stessa Anita ci si mette anche il recapito di una maschera bianca, la miccia che da inizio al racconto.
In questo libro troveremo meno sesso e un pò più di azione vecchio stile, con la ricomparsa di Edward (amo questo personaggio), Olaf (un killer psicopatico con una fissazione per Anita)  quindi sangue e sparatorie sì!
Scrittura veloce, c'è sempre qualche spicco di erotico, ma questa volta la Hamilton si è trattenuta dando spazio alla trama, alle vicende anche se rispetto ai primi libri della serie, qui l'uso delle armi viene fatto sporadicamente e soprattutto verso la fine quando l' Arlecchino e Anita si scontrano prima con l'uso del potere poi facendo ricorso alla forza bruta.
Anche in questa nuova avventura Richard si fa odiare e spicca come il cattivo, la pecora nera del gruppo che pensa più a se stesso che a proteggere la comunità (infatti si farà sparare, rischiando di portare con se nella tomba Anita e Jean-Claude, ma Anita userà l'ardeur per rimettere tutto a posto).
Il racconto ha una bella trama, secondo me in alcuni punti poteva essere sviluppata meglio, anche perchè alla fine Edward e Olaf di per se fanno parte dei personaggi di fondo, non hanno un ruolo rilevante, a parte alcune scene di dialogo tra Edward e Anita.
Ritorno in scena per la parte finale di Mammina Cara, la madre di tutte le tenebre, che verrà ben presto ricacciata nella sua tana.
Devo ammettere che rispetto ai precedenti libri questo ha un input in più, una commistione tra vecchia e nuova Anita, con una certa propensione alla cacciatrice che prima spara e poi fa le domande.
Vedremo con il prossimo romanzo che svolta avrà la storia.

Voto: 6

Test Positivo ?


Autore: Laurell.K.Hamilton
Titolo: Death Dance
Casa Editrice: Editrice Nord
Genere:
Supernatural / Urban Fantasy/ Thriller


 


Dopo mesi di scaramucce e agguati, finalmente Jean-Claude ha riportato l'ordine nella comunità di vampiri di St. Louis e, per dar prova del suo rinnovato potere, invita in città i più antichi Master d'America. 
 Essendo la sua serva umana, Anita Blake dovrebbe aiutarlo a organizzare l'evento; invece è distratta da una minaccia più spaventosa di qualsiasi mostro abbia mai affrontato finora: un test di gravidanza. 
Positivo. 
E se - come teme - il padre fosse davvero Richard, lei sarebbe costretta a lasciare il suo pericolosissimo lavoro di Risvegliante, nonché i suoi amanti, per iniziare una relazione stabile con lui. 
Eppure, per quanto una simile prospettiva sia terrificante, Anita è costretta a mettere da parte i problemi personali, perché uno degli ospiti di Jean-Claude, Augustine, si è presentato all' incontro con due affascinanti leoni mannari. 
Ufficialmente sono le sue guardie del corpo, ma Anita capisce subito che la realtà è ben diversa: Augustine li ha portati con sé per sfidare Joseph, il capo dei leoni mannari di St. Louis,
e se uno dei due riuscisse a sconfiggerlo, aizzerebbe l' intero branco contro Jean-Claude, seminando il caos tra le creature della notte...


Quattordicesimo libro della serie che vede come protagonista Anita Blake.
Se dopo il colossale scivolone  di Incubus Dreams, vi aspettavate un riaffiorare di passati ricordi, beh diciamo che allora sarebbe meglio tornare sott'acqua.
Rispetto al precedente libro, questo almeno è leggibile, e poi ...
Anita incinta!? Dai, mi sono messa a ridere quando nelle prime pagine la nostra protagonista confidava le sue paure a Ronnie, la sua migliore amica, insomma  forse non tanto amica.
Comunque, vi immaginate Anita con il pancione? Per carità! 
Inoltre sapere che tra i possibili candidati come ruolo di futuri papini, figura anche quell'odioso di Richard, un personaggio che ho sempre detestato e che ultimamente si fa odiare ancora di più ( non si potrebbe eliminarlo, senza far morire Anita e Jean-Claude?).
A parte la possibile gravidanza e i possibili partecipanti, la trama è labile e non ben sviluppata, molte cose vengono accantonate in fretta, lasciando il lettore con l'incertezza e come se mancassero dei pezzi del racconto.
La Hamilton si concentra maggiormente sulla crisi ormonale di Anita e il suo rapporto con i numerosi amanti, i dialoghi a volte sono forzati e mancano di spiccata originalità.
Una cosa positiva è la maturazione psicologica di Nathaniel che inizia ad avere una sua personalità decisa e non più sottomessa.
Anita perde la forza originaria, accantona le armi e la lingua tagliente per giochi di potere, scaramucce con master esterni, litigi interni e naturalmente l'ardeur che fa aumentare la lista dei pretendenti e di possibili amanti (anche se gestire sette ragazzi per una sola donna, secondo me sono già troppi).
E voi che ne pensate? Preferite questa nuova Anita o l'Anita delle origini?

Voto: 5



domenica 24 febbraio 2013

Sopravvivenza e fede, un mix perfetto




Autore: Martel Yann
Titolo: Vita di Pi
Casa Editrice: Piemme Bestseller
Genere: Romanzo


 


 Piscine Molitor Patel è indiano, ha sedici anni, è affascinato da tutte le religioni, e porta il nome di una piscina. Nome non facile che dà adito a stupidi scherzi e giochi di parole. Fino al giorno in cui decide di essere per tutti solo e soltanto Pi. Durante il viaggio che lo deve condurre in Canada con la sua famiglia e gli animali dello zoo che il padre dirige, la nave mercantile fa naufragio. Pi si ritrova su una scialuppa, alla deriva nell'Oceano Pacifico, in compagnia soltanto di quattro animali. Tempo pochi giorni e della zebra ferita, dell'orango del Borneo e della iena isterica non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stato Richard Parker, la tigre del Bengala con cui Pi è ora costretto a dividere quei pochi metri. Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla. La loro sfida è la sopravvivenza, nonostante la sete, la fame, gli squali, la furia del mare e il sale che corrode la pelle. Il loro è un viaggio straordinario, ispirato e terribile, ironico e violento, che ci porta molto più lontano di quanto avessimo mai potuto immaginare. A scoprire che la stessa storia può essere mille altre storie. E che riaccende la nostra fede nella magia e nel potere delle parole.


Questo libro pubblicato nel 2007 qui in Italia, invece uscito nel 2001 in America e vincitore  del prestigioso Booker Prize nel 2002, ha raggiunto un grande successo in questi mesi  grazie all'omonimo film.
La trama non è di grandissima originalità, diciamo che il tema del naufragio è stato ripreso da più fronti; tuttavia l'autore è riuscito a rendere affascinate questa storia, una commistione di religiosità, filosofia, avventura con una visione ben accurata e meditata sul mondo animale e il rapporto tra uomo e natura.
Il libro è strutturato in tre parti:
La parte iniziale del racconto è molto piacevole, si entra nell'ambiente in cui Piscine vive, entriamo in contatto con le sue idee, la sua voglia a vedere il buono in ogni cosa e la sua ricerca in Dio, che per Pi si ritrova in ogni religione senza discriminazioni, la sua visione del mondo intero e la sua grande capacità di comprendere il magico mondo degli animali.
Se in questa parte Pi è avvolto da una sorta di ovattata ingenuità, 
nella seconda parte si ritroverà ben presto a dover crescere in fretta e a comprendere la dura legge della sopravvivenza del più forte, decidendo di ammaestrare la sua unica fonte di compagnia, Richard Parker, una tigre del Bengala.
Martel è riuscito nella grande impresa di rendere scorrevole ma soprattutto piacevole la narrazione di ben 227 giorni di naufragio, dando alla storia una nota di allegoria che permette al lettore di scorgere un'altra verità, un'altra storia che scorre parallela a quella principale.
La terza parte che conclude il libro con  il salvataggio del protagonista, con la fuga di Richard abbandonando Pi. In questa sezione la storia narrata e vissuta da Piscine viene messa in dubbio e sarà lui stesso a proporre un'altra versione della storia senza la presenza di animali, offrendo due diversi modi di guardare e comprendere la stessa realtà, non solo ai due intervistatori, ma anche al lettore stesso e di scegliere la versione migliore.
E' un libro piacevole, che non annoia ma affascina, consiglio la lettura.

Voto: 6





domenica 13 gennaio 2013

Ultimo libro della trilogia ... o forse no?



Autore:  E.L James
Titolo: Cinquanta sfumature di Rosso
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Sentimentale/ Erotico?



 


Quella che per Anastasia Steele e Christian Grey era iniziata solo come una passione erotica travolgente è destinata in breve tempo a cambiare le loro vite. Ana ha sempre saputo che amarlo non sarebbe stato facile e stare insieme li sottopone a sfide che nessuno dei due aveva previsto. Lei deve imparare a condividere lo stile di vita di Grey senza sacrificare la sua integrità e indipendenza, lui deve superare la sua ossessione per il controllo lasciandosi alle spalle i tormenti che continuano a perseguitarlo. Le cose tra di loro evolvono rapidamente: Ana diventa sempre più sicura di sé e Christian inizia lentamente ad affidarsi a lei, fino a non poterne più fare a meno. In un crescendo di erotismo, passione e sentimento, tutto sembra davvero andare per il meglio. Ma i conti con il passato non sono ancora chiusi. Questo è il terzo e conclusivo volume della trilogia "Cinquanta sfumature".



Ultimo libro, se questo ammasso di pagine condito con idiozia può essere definito libro è un vero insulto, tuttavia non avendo epiteti appropriati ... beh a dire il vero, sì avrei la parola giusta ma forse è meglio che la tenga per me, comunque, stavamo dicendo:
Ultimo libro della trilogia, che facilita la regolarità intestinale, si apre con un ricordo del piccolo ed innocente Grey, le avvenute nozze dei due pseudo personaggi e il loro viaggio di nozze.
Voi direte, bene e poi? E poi la digestione si fa lenta, la sonnolenza prende il sopravvento e vi ritrovate a dormire sul water, mentre Ana se ne va in giro a sperperare soldi a farsi vedere in topless e il marito va in escandescenza come al solito.
Da furba la protagonista rimane in cinta, e anche lì il signorino deve dire la sua sbatte i piedi per terra ecc, ecc.
Fino al tocco finale: poichè la monotonia provoca prurito e sloga la mascella a forza di sbadigli, l'autrice, quella benedetta donna per creare un pò di azione, rimette in gioco Jack, che rapisce la cognata di Ana, Mia, e con il telefono di quest'ultima convince la nostra cara, stupida protagonista a vederlo (leggendo questo, cosa vi viene in mente?).
Bene, dal loro in contro si scopre che Jack e Grey si conoscevano sin da piccoli, tirate fuori i fazzoletti, e che la bella vita doveva essere la sua e non di quel bell'imbusto alla Edward e sob, sob ha avuto una vita difficile.
Dopo queste tre intensissime pagine in cui il vostro intestino a fatto il lavoro più grosso, Christian sconvolto, al capezzale della moglie, vomita parole melense e traboccanti di puro amore più potenti dell'acido e il tutto si conclude con la loro vita fatta di rose e fiori, con una sovrabbondanza di piccoli Grey e Ana in miniatura che per il bene dell'umanità converrebbe eliminare.
So che in questo momento state esultando dalla gioia che questa spada di Damocle, finalmente si sia abbattuta fuori dalla portata delle nostre testa mortali ...e invece no!
Infatti finito il libro si ha un assaggio della prossima pubblicazione: l'intera trilogia vista dal punto di vista di lui ... Noooooooooooooooooooooooo! Se potete emigrate, nascondetevi in  bunker sotterranei, questa è peggio dell'edera velenosa; anche qui si può notare l'originalità della cosa: infatti la stessa Meyer voleva riproporre la saga dal punto di vista di Edward.
E per finire: faranno pure un film!! Vi rendete conto? Vengono i brividi a pensarci, speriamo che il progetto fallisca miseramente, non ho voglia di sorbirmi altra pubblicità per un film insulso quanto il libro, scritto in modo monotono, a caratteri grandi per occupare spazio e senza una vera storia, solo un rigetto di idee strambe e stomachevoli.

Voto: 1.5 (solo perchè l'autrice ha sfruttato al meglio la pubblicità)











Salve!!!

Un saluto a tutti,
Scusatemi di questi mesi di calma piatta, tra problemi con il computer,con la rete ed altro non ho più potuto seguire il blog, spero di riprendere anche se ci saranno un pò di alti e bassi a causa della vita quotidiana.
A presto!