domenica 10 marzo 2013

L'Arlecchino getta la maschera e non è a colori







Autore: Laurell.K.Hamilton
Titolo: Harlequin
Casa Editrice: Editrice Nord
Genere:
Supernatural / Urban Fantasy/ Thriller




 

Proprio quando sperava di rilassarsi e di trascorrere una serata romantica in compagnia di Nathaniel, Anita Blake scopre che qualcuno si è introdotto in casa sua per lasciare un pacco: all’interno, c’è una maschera bianca. 
Preoccupata, Anita avverte subito Jean Claude, e la sua reazione è sconvolgente: per la prima volta dopo secoli, il vampiro Master ha paura. 
Perché quell’oggetto è il simbolo dell’Arlecchino, la setta di vampiri che ha ricevuto dalla Madre delle Tenebre il compito di punire chiunque infranga le leggi delle creature della notte. Di solito con la tortura o con la morte. 
Ma che cosa può aver fatto Anita per attirare la loro attenzione? Per fortuna, il colore bianco significa che, almeno per il momento, stanno solo raccogliendo informazioni su di lei, perciò non possono farle del male, non prima di averle mandato anche una maschera rossa, come prevede il protocollo. Purtroppo, però, i membri dell’Arlecchino che hanno preso di mira la Sterminatrice non hanno nessuna intenzione di seguire le regole, anzi, stanno già usando i loro poteri occulti per manipolare le menti di Jean-Claude e di Richard, che per poco non si uccidono a vicenda. 
Solo Anita può spezzare l’incantesimo che li tiene prigionieri, ma dovrà muoversi in fretta, prima che l’Arlecchino riesca a prendere il sopravvento anche su di lei…


Quindicesimo volume, la storia si apre con la "romantica" serata tra Anita e Nathaniel che purtroppo oltre ad essere rovinata dalla stessa Anita ci si mette anche il recapito di una maschera bianca, la miccia che da inizio al racconto.
In questo libro troveremo meno sesso e un pò più di azione vecchio stile, con la ricomparsa di Edward (amo questo personaggio), Olaf (un killer psicopatico con una fissazione per Anita)  quindi sangue e sparatorie sì!
Scrittura veloce, c'è sempre qualche spicco di erotico, ma questa volta la Hamilton si è trattenuta dando spazio alla trama, alle vicende anche se rispetto ai primi libri della serie, qui l'uso delle armi viene fatto sporadicamente e soprattutto verso la fine quando l' Arlecchino e Anita si scontrano prima con l'uso del potere poi facendo ricorso alla forza bruta.
Anche in questa nuova avventura Richard si fa odiare e spicca come il cattivo, la pecora nera del gruppo che pensa più a se stesso che a proteggere la comunità (infatti si farà sparare, rischiando di portare con se nella tomba Anita e Jean-Claude, ma Anita userà l'ardeur per rimettere tutto a posto).
Il racconto ha una bella trama, secondo me in alcuni punti poteva essere sviluppata meglio, anche perchè alla fine Edward e Olaf di per se fanno parte dei personaggi di fondo, non hanno un ruolo rilevante, a parte alcune scene di dialogo tra Edward e Anita.
Ritorno in scena per la parte finale di Mammina Cara, la madre di tutte le tenebre, che verrà ben presto ricacciata nella sua tana.
Devo ammettere che rispetto ai precedenti libri questo ha un input in più, una commistione tra vecchia e nuova Anita, con una certa propensione alla cacciatrice che prima spara e poi fa le domande.
Vedremo con il prossimo romanzo che svolta avrà la storia.

Voto: 6

Test Positivo ?


Autore: Laurell.K.Hamilton
Titolo: Death Dance
Casa Editrice: Editrice Nord
Genere:
Supernatural / Urban Fantasy/ Thriller


 


Dopo mesi di scaramucce e agguati, finalmente Jean-Claude ha riportato l'ordine nella comunità di vampiri di St. Louis e, per dar prova del suo rinnovato potere, invita in città i più antichi Master d'America. 
 Essendo la sua serva umana, Anita Blake dovrebbe aiutarlo a organizzare l'evento; invece è distratta da una minaccia più spaventosa di qualsiasi mostro abbia mai affrontato finora: un test di gravidanza. 
Positivo. 
E se - come teme - il padre fosse davvero Richard, lei sarebbe costretta a lasciare il suo pericolosissimo lavoro di Risvegliante, nonché i suoi amanti, per iniziare una relazione stabile con lui. 
Eppure, per quanto una simile prospettiva sia terrificante, Anita è costretta a mettere da parte i problemi personali, perché uno degli ospiti di Jean-Claude, Augustine, si è presentato all' incontro con due affascinanti leoni mannari. 
Ufficialmente sono le sue guardie del corpo, ma Anita capisce subito che la realtà è ben diversa: Augustine li ha portati con sé per sfidare Joseph, il capo dei leoni mannari di St. Louis,
e se uno dei due riuscisse a sconfiggerlo, aizzerebbe l' intero branco contro Jean-Claude, seminando il caos tra le creature della notte...


Quattordicesimo libro della serie che vede come protagonista Anita Blake.
Se dopo il colossale scivolone  di Incubus Dreams, vi aspettavate un riaffiorare di passati ricordi, beh diciamo che allora sarebbe meglio tornare sott'acqua.
Rispetto al precedente libro, questo almeno è leggibile, e poi ...
Anita incinta!? Dai, mi sono messa a ridere quando nelle prime pagine la nostra protagonista confidava le sue paure a Ronnie, la sua migliore amica, insomma  forse non tanto amica.
Comunque, vi immaginate Anita con il pancione? Per carità! 
Inoltre sapere che tra i possibili candidati come ruolo di futuri papini, figura anche quell'odioso di Richard, un personaggio che ho sempre detestato e che ultimamente si fa odiare ancora di più ( non si potrebbe eliminarlo, senza far morire Anita e Jean-Claude?).
A parte la possibile gravidanza e i possibili partecipanti, la trama è labile e non ben sviluppata, molte cose vengono accantonate in fretta, lasciando il lettore con l'incertezza e come se mancassero dei pezzi del racconto.
La Hamilton si concentra maggiormente sulla crisi ormonale di Anita e il suo rapporto con i numerosi amanti, i dialoghi a volte sono forzati e mancano di spiccata originalità.
Una cosa positiva è la maturazione psicologica di Nathaniel che inizia ad avere una sua personalità decisa e non più sottomessa.
Anita perde la forza originaria, accantona le armi e la lingua tagliente per giochi di potere, scaramucce con master esterni, litigi interni e naturalmente l'ardeur che fa aumentare la lista dei pretendenti e di possibili amanti (anche se gestire sette ragazzi per una sola donna, secondo me sono già troppi).
E voi che ne pensate? Preferite questa nuova Anita o l'Anita delle origini?

Voto: 5